al pari di Enrico, che ha marcato visita per le pagelle, anche io proprio non me la sono sentita, di postare dopo il primo set di Napoli-Fiorentina. Penso avesse anche poco senso provare una qualsivoglia analisi.
Con ben diverso spirito vergo invece qualche spunto di riflessione dopo una fondamentale vittoria casalinga, che ci porta finalmente in piena media salvezza e in una posizione di campionato quasi decorosa.
La formazione ormai, al netto di infortuni e squalifiche, è quella. il modulo (3-5-2) anche. Callejon un oggetto estraneo (a questo punto sarebbe forse il caso di cederlo in questa sessione di mercato)
Le note liete; un primo tempo finalmente degno, nel quale esprimiamo addirittura delle TRAME di gioco vere e proprie (qualcosa che non si vedeva da mesi). Le giocate del primo e del secondo gol danno fiducia. Cosi come è importantissimo che Vlahovic non perda il feeling preziosissimo con il gol. è acerbo, sicuramente, e per fare un gol deve avere sempre 4-5 occasioni. Sbaglia a volte il controllo, il passaggio, il tempo. Ma non molla mai 1 cm, dà tutto, si spreme, si sbatte. E, appunto, segna. Sarei contento fosse il perno offensivo per i prossimi 2-3 anni. Bene anche Bonaventura, gran gol, anche se lo ritengo sempre un corpo estraneo alla manovra. Bene Castrovilli (un paio di giocate veramente di livello) e bene Ambarabat. Si va all 'intervallo sul 2-0 e penso sia stato sentimento condiviso quello finalmente di poter assistere a 45 minuti se non di goleada, per lo meno senza angoscia.
Le dolenti note; la squadra nel secondo tempo si è afflosciata come un sufflè. Uno per uno, i giocatori si sono sgonfiati e questo ha permesso al Crotone di guadagnare campo, progressivamente. Il centrocampo, soprattutto, è calato in modo significativo. Castrovilli in modo netto, Amrabat a intermittenza. Ribery come sopra. Il mister però, inspiegabilmente per me, ha deciso di non cambiare in mediana. I cambi classici intorno all'ora di gioco hanno infatti riguardato la difesa (quarta per il solito igor in chiaro scuro, gravato di una ammonizione dopo 3 minuti) e l'attacco (kouamè per uno stanco e positivissimo Vlahovic). Logico quindi che, al di la di sporadici contropiede nei quali avremmo potuto comunque mettere la partita in ghiaccio (Imperdonabile l egoismo di Castrovilli) ci siamo schiacciati sempre più fino all'inevitabile gol del Crotone.
Da quel momento in avanti è iniziata un'altra (per fortuna breve) partita, giocata questa volta sui nervi e su un sottile binario di equilibrio e nervosismo. Non ricordo grandi pericoli, per il Drago, ma non ricordo nemmeno di essermela vista con chissà quale spensieratezza.
è andata bene, e quindi Lunga vita a Cesare